Titolo originale: Heart of Darkness
Autore: Joseph Conrad
Prima edizione: 1899
Mia Edizione: “Live” Newton Compton
Pagine: 126
Genere: Romanzo
Sottogenere: Avventura, Storico
Sinceramente non ricordo chi mi consigliò questo libro. Non sono nemmeno sicuro che mi fu consigliato. In ogni caso quando lo lessi ero molto lontano dal poterlo capire. A tutt’ora credo che rileggendolo scoprirei qualche altro lato o interpretazione che ancora non mi è arrivata, cosa che capita con tantissimi altri libri in effetti. Ricordo bene che la prima volta rimasi molto male, perché avevo visto che era estremamente quotato e a me non aveva dato granché, ma per fortuna decisi di riprovarci anni dopo…
Marlow, insieme ai suoi quattro compagni marinai, è ancorato sul Tamigi, in attesa di una marea favorevole e, mentre aspettano, egli comincia a raccontare di un suo viaggio di parecchi anni prima, in Africa. Doveva condurre una barca fin nelle profondità dell’Africa nera per trovare il misterioso Kurtz, il quale, aveva la fama di essere il miglior fornitore di avorio della Compagnia. Giunto a destinazione, Marlow dovette affrontare il carismatico personaggio, o per meglio dire, dovette affrontare il vero male che si annida nell’animo umano.
Joseph Conrad, scrittore polacco naturalizzato britannico, è l’artefice di questo “viaggio introspettivo” nell’animo umano, sotto forma di racconto. Fantastica la descrizione della giungla durante la navigazione, l’addentrarsi sempre di più analogamente, appunto, nello spirito dell’uomo. Il personaggio di Kurtz trovo che sia costruito meravigliosamente, è come l’incarnazione di colui che, mosso da buone intenzioni (e forse neanche troppo buone fin dall’inizio) finisce per cadere rovinosamente in una spirale di delirio di onnipotenza.
Ovvi i riferimenti critici al brutale colonialismo dell’epoca che trovano a parere mio il giusto spazio nel racconto.
La cosa che più mi ha fatto pensare, è la differenza posta da Conrad fra uomo bianco e nero. I neri, molto superiori di numero, potrebbero tranquillamente prendere il controllo del campo, ma non lo fanno, mossi da un inspiegabile…BO! Il bianco più “intelligente” inteso come acculturato, spreca la sua mente a favore del potere, rendendosene conto solo in punto di morte.
Veramente un ottimo libro, molto forte ed intenso… consiglio anche il film Apocalypse Now di Francis Ford Coppola, liberamente ispirato al racconto^^