Freedom is a state of mind

La libertà è la possibilità d’essere e non l’obbligo d’essere.

René Magritte

Tutti noi in qualche modo ci sentiamo liberi… liberi di vestirci come vogliamo, di dire ciò che pensiamo, di seguire il credo che più ci piace, di agire come riteniamo più corretto, etc. La verità è che molto più spesso di quanto vorrei ammettere, non è così.

In qualche strano modo, non ci viene imposto nulla da nessuno, ma tendiamo comunque ad uniformarci con le scelte degli altri, come se misurassimo la nostra libertà con quello che possiamo fare di concreto. Provo a spiegarmi meglio con un esempio: vi è mai capitato a Natale di “sentirvi in obbligo” di fare un regalo a qualcuno anche se non ve lo sentivate? Seguire questo pensiero non è in qualche modo un oscurare ciò che vogliamo veramente?

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Da qualche parte ho letto di un uomo che durante la seconda guerra mondiale è stato prigioniero in un campo di concentramento. Lui affermava di essere più libero delle stesse guardie che potevano sparargli in qualsiasi istante. Per lui la libertà era la possibilità di poter scegliere il nostro atteggiamento in ogni situazione. Le guardie potevano picchiarlo e torturarlo, ma non potevano invadere la sua mente ed i suoi pensieri. Era libero.

Spesso parlando di libertà si trova un esempio ricorrente nei testi: davanti a voi c’è una scatola con dietro un uomo enorme che minaccia di tirarti un pugno se la apri. Siamo quindi liberi di aprirla? La risposta istintiva sarebbe no…

ma la vera risposta è sì.

Ognuno di noi è libero, in quanto possiede la capacità di scegliere.

Possiamo scegliere se aprire quella scatola come possiamo scegliere di non fare regali che non ci sentiamo a Natale.

L’uomo crede di volere la libertà. In realtà ne ha una grande paura. Perché? Perché la libertà lo obbliga a prendere delle decisioni, e le decisioni comportano rischi.

Erich Fromm

Il reale problema è la vera nemesi della libertà e cioè la paura. Abbiamo paura delle reazioni altrui, di ciò che poi penserebbe la gente  di noi, delle conseguenze… abbiamo paura di soffrire.

Non vale la pena avere la libertà se questo non implica avere la libertà di sbagliare.

Gandhi

La realtà è che non esiste il non posso. Può esserci il non voglio o il non riesco, ma non il non posso. La nostra libertà ha un prezzo da pagare, ovvero le conseguenze delle scelte che prendiamo ed in qualche modo, non possiamo evitare di scegliere. Lo stesso “rimandare una decisione” è di fatto una scelta.

Io credo che se ci impegnassimo ad affrontare ed6518828_orig accettare queste nostre paure, diventeremmo di conseguenza molto più liberi di scegliere e molto più sereni nel farlo. Dobbiamo capire che al pari della nostra libertà di scegliere, anche gli altri sono liberi di reagire e di scegliere cìò che meglio credono e noi non possiamo farci nulla, per questo, per quanto non facile, non dobbiamo basarci sul giudizio degli altri, ma imparando ad ascoltarci, scegliere ciò che ci sentiamo veramente.

Giacomo Papasidero ha riassunto in quattro punti la sua visione di libertà:

  • Fai quello che vuoi e anche gli altri fanno quello che vogliono.
  • Fai come preferisci e la vita fa il suo corso.
  • Qualsiasi cambiamento decidi di fare, otterrai dei risultati, dipende da te.
  • Ogni cosa va in un certo modo, tu fai le tue scelte.

Il mio consiglio è di rileggere questi punti la mattina appena svegli (o magari dopo il caffè!)

 

2 pensieri su “Freedom is a state of mind

  1. Questa prova e’ buona Manuel! Grazie per avermi ricordato che ho agenzia, completo di agenzia della mia vita! I liked how you point out the double standards by which we don’t impose anything on anyone, but how, irrationally, we try to uniform ourselves with others. That thought struck me. I look forward to refreshing my sense of freedom, and to reading the other articles, piano piano e con il mio dizionario! 🙂 Anche io apprezzo le citazioni.

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