Titolo originale: La ciudad de las bestias
Autore: Isabel Allende
Prima edizione: 2002
Mia Edizione: Feltrinelli
Pagine: 242
Genere: Romanzo
Sottogenere: Avventura, Fantasy, Formazione, Per Ragazzi
Scommetto che ti piacerà. È bastato questo commento a convincermi a comprare questo romanzo della Allende che, devo confessarlo, conoscevo solo di fama. So che La casa degli spiriti dovrebbe essere la sua punta di diamante e per questo l’ho infilato tra i primi posti della mia wishlist, ma questa è un’altra storia…
Nonostante la copertina del libro non mi piacesse granché, sul retro vi è scritta una citazione presa dell’interno: Tutti abbiamo lo spirito di un animale che ci accompagna. È come la nostra anima. Oddio… quanto adoro queste cose… di corsa a leggere!!
Alex non avrebbe mai pensato che la sua vita potesse cambiare così rapidamente, ma quando sua madre si ammala gravemente e lui viene spedito dalla sua eccentrica nonna Kate, è costretto a lasciare la sua tranquilla cittadina in California. La nonna Kate è una famosa reporter sempre in giro per il mondo ed insieme a lei e ad altri personaggi fuori dal comune, il quindicenne Alex parte per una spedizione in Amazzonia, alla ricerca di una misteriosa bestia avvistata nella foresta tropicale. Il ragazzo si troverà a dover fare i conti con una natura insidiosa, fatta di punture di insetti e animali feroci, con velenosi intrighi e con una sorprendente quanto inaspettata amicizia.
Prima di questo, ho letto diversi altri libri fantasy e devo dire che se dovessi soffermarmi unicamente a questa sfumatura del romanzo non ne sarei poi così colpito, ma fortunatamente non devo farlo. Tra le righe, si evince fin dalle prime pagine che appunto non è il genere fantasy il punto forte della Allende, ma bensì l’emozione. La scrittrice riesce a legare in maniera indelebile quest’aspetto del suo personalissimo stile alla magia della natura, che circonda ogni parte di questa storia.
Walimai dice che io non appartengo a nessun luogo, che non sono né india né straniera, né donna né spirito.
Che cosa sei, allora? Domandò Giaguaro.
Io sono e basta. Rispose lei.
Fin da questo mio primo libro dell’autrice naturalizzata statunitense, mi rendo conto di quanto dia enorme importanza alle figure femminili che, senza dubbio, sono sempre un passo avanti all’uomo in sensibilità e comprensione.
Il romanzo, scritto in maniera semplice, scorrevole e coinvolgente, trabocca di valori importanti, quali l’amicizia, il rispetto degli altri e delle loro idee, l’assunzione della responsabilità delle proprie azioni, l’umiltà, il coraggio e la generosità. Un intreccio che, devo dire, mi piace moltissimo…
Ci sono molti modi di superare la paura Alexander. Tutti inutili.
Kate
Gli insegnamenti velati, apparentemente crudi e rigidi, di nonna Kate ad Alex sono un punto chiave di tutta l’avventura. Il cercare di insegnare la vita, dando la giusta priorità alle cose, senza farsi contagiare da un mondo ricco di pregiudizi, convenzioni e paraocchi. Ad un certo punto viene da domandarsi se Alex non sia stato allontanato dalla tranquilla città non tanto per la malattia della madre, ma per la sua, dove la vera medicina consiste nel guardare il mondo con i veri occhi che ognuno di noi possiede, quelli del cuore.
La cosa più importante di tutto il viaggio per me è averti conosciuta. Non ti dimenticherò mai, Nadia, mai, resterai sempre la mia migliore amica.
E tu il mio migliore amico, perché riusciremo a vederci con il cuore.
Mi resta solo un dubbio: quale sarà lo spirito animale che mi accompagna? 🙂
Consigliatissimo a tutti!!