Titolo originale: God on a Harley
Autore: Joan Brady
Prima edizione: 1995
Mia Edizione: Sonzogno
Pagine: 144
Genere: Romanzo
Sottogenere: Formazione
Questa “favola spirituale” ricordo che mi fu consigliata da una mia ex collega di lavoro; una tipa simpaticissima, estremamente energica e anche un po’ matta^^
Non ricordo cosa nella sua descrizione mi convinse a cercare questo libricino, credo comunque che in quel periodo il mio rapporto con “il mondo spirituale” era molto più combattuto di adesso, quindi forse è per questo che ne fui attratto.
In Ogni caso non è stato per nulla semplice da rimediare… lo trovai dopo molto tempo e fatica su Bookmoch e ad oggi resta estremamente difficoltoso reperirlo. Ancora più difficile (sicuramente colpa della mia ignoranza) è stato attribuirgli un genere (e probabilmente ho pure toppato ‘_’ )
Christine Moore ne ha passate tante nella sua vita ed è molto vicina ad un esaurimento nervoso. Trentasette anni, infermiera e zitella, non sopporta più il suo lavoro e la sua vita, finchè non incontra Joe… il bellissimo harleista che dice di essere l’onnipotente Dio e le sussurra che adesso lei sta per iniziare finalmente a vivere…
Uno dei pochi libri pubblicati da Joan Brady, riesce ad essere incredibilmente piacevole e leggero. Ovviamente, per ottenere questo risultato, bisogna leggerlo avendo ben presente che si tratta di narrativa; si dovrebbe, a parer mio, tenere lontano la religione come concetto di base per goderselo fino in fondo.
Il racconto, è pieno di bellissime frasi e parole che durante la lettura ci “coccolano” molto (almeno a me o.O )
Parole d’amore, parole di conforto, parole che ci portano inevitabilmente a voler trovare la felicità, o almeno, a mettersi sulla strada per trovarla… In questo caso, la felicità corrisponde a prendere consapevolezza della nostra vita e a creare una interazione sempre più forte con essa.
Tramite questa idea così particolare, la Brady è riuscita a farmi vivere un tenerissimo sogno romantico e semplice… è stato veramente bello essere intrattenuto da questo libro e spero possa scatenarvi le stesse emozioni, ma mi raccomando: come già detto prima, leggetelo con gli occhi della narrativa! 😉